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La salute è un tema delicato, a tratti ostico, perché tocca le corde della nostra più profonda intimità. L’alimentazione rappresenta unione sociale e culturale, nonché un momento di sfogo e rilassamento tra i favoriti in assoluto.

Per queste ragioni, gran parte della platea non gradisce mettere in discussione le sue credenze e le sue abitudini.

Perché questo atteggiamento è dannoso, tanto per il singolo quanto, ancor più, per la collettività intera? Cosa simboleggia il tema della salute… per il singolo quanto per la collettività intera?

La scorciatoia della fissazione

Per sviare il problema senza affrontarlo a fondo, si suole etichettare i promotori di una vita sana come “fissati” in una società in cui è legale (e quindi normale, e quindi lecito) allevare la nostra prole con merendine confezionate e bibite zuccherate. Non c’è errore in questo. Al contrario, si percepisce come stravagante il fatto di preoccuparsi delle conseguenze.

Il vero guaio è che non si conoscono le ripercussioni sul singolo e, di riflesso, sulla collettività nel suo insieme.

Disinformazione ma soprattutto ignoranza e conseguente svalutazione del problema sono le cause principali di una diffusa errata alimentazione. Un ulteriore ruolo chiave (fomentato dalle motivazioni appena citate) è giocato dall’industria e, su scala maggiore, dalla società tutta, una società che non ci vuole sani. Una società che ci vuole dipendenti. Malati.

Precursori della salute intesa come corretto stile di vita

In Italia abbiamo goduto (e godiamo tutt’ora) degli insegnamenti del Dott. Umberto Veronesi (1925-2016), ideatore dell’omonima Fondazione di ricerca e divulgazione.

Questo movimento salutista, naturista e tendenzialmente vegetariano/vegano si ritiene spuntato negli ultimi due decenni. In realtà, tracce precedenti se ne ritrovano anche negli scritti di Albert Einstein (1879-1955)

“La scelta di vita vegetariana, anche solo per i suoi effetti fisici sul temperamento umano, avrebbe un’influenza estremamente benefica sulla maggior parte dell’umanità.”

e di Henry David Thoreau (1817-1862) filosofo, scrittore e poeta statunitense del XIX secolo:

“[…] non ho dubbio che appartenga al destino della razza umana, nel suo graduale miglioramento, smettere di mangiare animali.”

Più indietro incontriamo una celebre femminista, la scrittrice di Piccole Donne Louisa May Alcott (1832 – 1888), nella sua celebre citazione:

“Dieta vegetale e dolce riposo. Cibo animale e incubi. Cogli il tuo corpo dal frutteto; non strapparlo dal macello. Senza la dieta carnivora non potrebbe esserci alcuna sanguinosa guerra.”

Proseguendo a ritroso scopriamo la figura mitica di Leonardo da Vinci (1452 – 1519):

“Colui che non rispetta la vita non la merita. Moltissimi cuccioli di questi animali verranno portati via, squarciati e massacrati barbaramente.”

“Verrà un tempo in cui considereremo l’uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo.”

Un tuffo ancora più indietro ci piomba nel mezzo dei saggi, antichi filosofi romani e greci tra cui spiccano: Plutarco, Seneca e Ovidio romani e Platone, Pitagora e molti suoi studenti greci. Siamo giunti quindi alla lontana epoca avanti Cristo. Citiamo proprio il più lontano fra questi, ossia Pitagora:

“Amici miei, evitate di corrompere il vostro corpo con cibi impuri; ci sono campi di frumento, mele così abbondanti da piegare gli alberi dei rami, uva che riempie le vigne, erbe gustose e verdure da cuocere. La terra offre una grande quantità di ricchezze, di alimenti puri, che non provocano spargimento di sangue né morte.

Coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni saranno più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili.
Qualsiasi cosa un uomo faccia agli animali, gli verrà ripagata con la stessa moneta.”

Allontaniamoci ancora di più giungendo ai primissimi reperti ad oggi disponibili per convincerci finalmente che i Grandi della storia, nell’arco dei millenni, hanno promosso uno stile di vita etico, essenziale al nostro sviluppo psico-fisico: uno stile di vita vegetariano/vegano. Raggiungiamo quindi gli anni 2.000 a.C. per scoprire il Veda un’antichissima raccolta in sanscrito vedico di Testi Sacri dei popoli Arii situati nell’India settentrionale.

“Le anime nobili, che praticano la meditazione e le altre discipline dello yoga, che sono attente a tutti gli esseri e che proteggono tutti gli animali, sono quelle che hanno davvero intenzioni serie verso le pratiche spirituali”

Nicolas Micheletti nel suo blog approfondisce la lista di Vegani e Vegetariani famosi nella Storia.

Perché la salute va intesa come protesta?

Implicito in quanto affermato fino ad ora, il sistema preferisce preservare il consumismo, motore del business e dell’industria, piuttosto che promuovere o meglio, imporre, uno stile di vita sano e corretto alla popolazione mondiale. Il denaro vince sulla salute. Quello stesso denaro che, da bravi consumatori, rinvestiremo per tentare di recuperare la salute oramai compromessa.

Prima nutriamo il business del cibo spazzatura. A seguire il business farmaceutico.

Risulta chiaro come nessuno fra questi due ci guadagni troppo da una popolazione sana.

Se rifiutiamo o perlomeno limitiamo il consumo di proteine animali e prodotti spazzatura, i singoli non potrebbero che giovarne in rinnovata salute e, di riflesso, la collettività intera ne trarrebbe i maggiori benefici.

La sostenibilità non è affatto sostenibile per l’attuale sistema economico mondiale: l’industria consumistica non sopravvivrebbe.

Ecco perché impegnarsi fermamente in uno stile di vita sano implica un necessario stravolgimento delle regole, una forzatura proveniente (finalmente) dalle classi sociali più basse verso una pianificazione dell’economia più etica, più sana, più giusta.

Mangiare sano è una protesta rivoluzionaria contro un sistema corrotto.

Linee guida e pericolo di eccessi

Zucchero

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di non superare i 25 gr di zucchero al giorno.

Questo zucchero però andrebbe assunto dalla frutta e non da merendine confezionate o bibite gassate che contengono per di più conservanti, coloranti e sostanze chimiche.

Zucchero in una lattina di Pepsi da 330 ml.

Diffidate anche delle bibite zero-zuccheri: il dolce è sostituito da sostanze sintetiche che possono produrre nell’organismo effetti gravi quanto gli zuccheri stessi, se non peggiori. Il corpo non reagisce bene dopo l’ingannevole assunzione di un dolcificante: non trovando infatti l’attesa sostanza, l’organismo aumenterebbe il senso di fame.

Inoltre, linfomi, leucemie e tumori si enumerano tra le possibili tossicità.

Un consumo eccessivo di zuccheri comporta l’insorgenza di carie, obesità, diabete mellito e malattie cardiovascolari.

Attenzione agli zuccheri nascosti! Molte salse pronte e confezionate contengono, oltre al sale e agli additivi, anche lo zucchero.

Il nostro stile di vita fatica ormai a permettercelo, eppure gli alimenti preconfezionati andrebbero, se non evitati del tutto, perlomeno sfruttati solo in casi di “urgenza” in cui il tempo di preparare un pasto effettivamente manca. C’è da ammettere però che un sughetto delicatamente soffritto in padella, a partire da pomodori freschi non impiega troppo tempo a cuocere…

Sale

Il sale è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. Il sodio è tra i minerali più abbondanti presenti nel corpo: lo troviamo nel sangue e nei tessuti ossei, connettivi e cartilaginei.

La quantità necessaria è completamente assimilabile dalle sole fonti naturali.

Un leggerissimo aumento del fabbisogno avviene quando le temperature sono alte oppure in specifici casi patologici.

Al giorno comunque non si dovrebbero superare i 5 gr.

Un’alimentazione (almeno tendenzialmente) vegetariana/vegana apporta da sola i quantitativi di sodio richiesti. Questo implica quindi che non sarebbe neppure necessaria l’aggiunta di sale ai piatti pronti.

Grassi

I grassi in assoluto più sani sono quelli provenienti dalla frutta secca e dall’olio extravergine di oliva. A proposito di grassi è importante valutare le tipologie di cottura. L’ideale sarebbe non surriscaldare affatto questo macronutriente ed aggiungerlo alla fine crudo; tuttavia, se proprio non se ne può fare a meno, si dovrebbero ridurre le quantità, prediligendo la cottura al vapore ed evitando la frittura.

Le indicazioni suggeriscono circa 30 gr di frutta secca al giorno e circa 3 cucchiaini di olio d’oliva.

Proteine

La dieta mediterranea è considerata tra le migliori in termini di equo bilanciamento dei nutrienti. Negli ultimi decenni però in Italia (e in gran parte del mondo) è aumentato considerevolmente il consumo di proteine animali. In passato la carne ha rappresentato un piatto speciale in quanto costoso e carente e quindi veniva servito principalmente nei giorni di festa. Oggi c’è chi assume carne (anche rossa) ogni giorno.

Tra gli sportivi soprattutto c’è una sconsiderata sopravalutazione del ruolo delle proteine. Anche un eccesso di proteine si trasforma in grassi con ripercussioni gravi su fegato e su reni.

Le proteine, essendo un fondamentale macronutriente, sono presenti in minima parte un po’ dappertutto, perfino lì dove non ci si aspetta ossia nella pasta (integrale) e nelle verdure a foglia verde.

Carboidrati

I carboidrati sono il primo macronutriente in termini di quantità richiesta dal nostro organismo. I carboidrati più semplici sono provenienti ancora una volta dalla frutta e dalla verdura. I carboidrati complessi sono quelli che contengono amido, quindi i farinacei e le leguminose.

Questi elementi sono stati e sono tuttora fondamentali nell’alimentazione umana.

Circa la metà dell’energia della dieta proviene proprio dai carboidrati.

In conclusione: unisciti alla (sana) protesta anche tu!

L’alimentazione è un tema ricorrente, imprescindibile e purtroppo non ben digerito da una fetta importante di popolazione. Si tratta di un argomento enorme e di enorme complessità. Per comprendere a fondo il concetto “siamo quel che mangiamo” è utile avere come minimo delle basi di chimica e biochimica.

Molte correnti di pensiero si alternano sul palco ed è quindi piuttosto difficile per un cittadino medio capire a chi affidarsi.

È sempre bene leggere molto e molti pareri differenti; studiare quel poco e cercare di farsi la propria idea anche sulla base dell’esperienza e della conoscenza dettagliata del proprio metabolismo.

È indiscusso tuttavia che gli eccessi di proteine animali, zuccheri, sale, grassi e cibi spazzatura sono deleteri per la nostra salute come singoli e, su larga scala, come componenti di una collettività.

Come evidenzia il Dott. Franco Berrino:

Se noi ci ammaliamo il PIL aumenta! E quindi non vi è interesse economico nella prevenzione.

Sta a noi dunque e solo a noi la cura ed il mantenimento della nostra salute perché là fuori nessuno ci penserà.

Ecco perché dedicarsi alla propria salute è una proposta rivoluzionaria contro un sistema che rema esattamente dalla parte opposta.

Pronto a salire a bordo?

Sarà un viaggio impervio.

Ma la destinazione vale.

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