Su di me

Non mi piace parlare di me.
Tendenzialmente mi racconto a pochi fidati.
Se siete giunti fino a qui, potrebbero interessarvi i miei scritti e quindi vi rimando ad essi.
Se invece desiderate sapere sinceramente qualcosa di più su di me… Vi rimando ai miei scritti.

Ci ho provato spesso a presentarmi e non mi riesce. È snervante scrivere di me.
E rileggermi ancora di più.
Mi sento come se stessi tentando di convincere qualcuno sul mio valore, e nel farlo provo quasi ribrezzo perché desidero essere scrittrice non commerciante.
Un commerciante d’effetto insiste sui pregi del suo prodotto fino all’esasperazione.
A me questi atteggiamenti ricordano sempre due detti rumeni plastici che adoro:
“Lauda de sine nu miroase a bine” ovvero “L’autoelogio non ha un buon profumo”
e ancora “Ti-au murit laudatorii?” ossia “I tuoi sostenitori sono morti?”


Ecco, una cosa su di me la dico e di questo ammetto, ne vado fiera!
Sono rumena di origini, ma non è il paese Romania di per sé a rendermi fiera, quanto la fortuna che ho di poter fare dei confronti fra questo ed il paese in cui vivo, l’Italia.
Inoltre, sono cresciuta bilingue e questo fatto si è rivelato essere uno strumento prezioso.
Essere meticci è decisamente stimolante! 😉
Perché la poesia?
La poesia ha il dono dell’onestà.
È stata lei a trovarmi in un momento in cui ero circondata da slealtà.
Ci unisce un legame profondo ed ora so che di lei non potrò più fare a meno.
Perché i racconti e le favole?
Non saremmo mai giunti a questo grado di civiltà senza storie.
Ma questa stessa civiltà è fallace e fallimentare sotto molti aspetti.
Questo vuol dire che di storie non ne abbiamo avute ancora abbastanza.
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